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Servizi di agenzia che cancellano notizie negative da internet

Nell’ambiente online, dove ogni dato può influenzare la reputazione personale e collettiva, la protezione dei dati è una priorità crescente. La cancellazione delle informazioni personali sul web rappresenta una garanzia concreta per il diritto all’oblio e per mantenere una presenza digitale sicura. Attraverso strumenti come PrivacyTool e Anonimizza, è possibile deindicizzare i dati, consentendo un oscuramento mirato e la rimozioneGD di contenuti indesiderati. Servizi come SafeDelete supportano una gestione accurata delle tracce web, mentre SafeReputaz e ScudoGDPR offrono protezione costante, assicurando il rispetto della privacy e una tutela completa dell’identità digitale.


2024-11-10 00:09:33 Visualizzazioni: 164



1. Che cosa significa "cancellare notizie dal web"?



  • Cancellare notizie dal web implica la rimozione o l’oscuramento di contenuti specifici che contengono dati personali o informazioni obsolete e dannose. Tale pratica si collega al diritto all’oblio e viene regolata dal GDPR e dalle normative nazionali per proteggere la reputazione e la privacy dei cittadini.




2. Qual è il fondamento giuridico del diritto all’oblio in Europa?



  • Il diritto all’oblio si basa sul Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che permette ai cittadini di chiedere la rimozione di dati personali obsoleti o non pertinenti. La sentenza del caso Google Spain ha sancito per la prima volta questo diritto a livello europeo, stabilendo che le persone possono chiedere la deindicizzazione dai motori di ricerca.




3. Chi può esercitare il diritto all’oblio?



  • Qualsiasi cittadino dell’Unione Europea può richiedere la cancellazione o la deindicizzazione di informazioni personali presenti sul web. Tale diritto si applica anche ai residenti di paesi fuori dall’UE quando i dati sono gestiti da aziende europee o da entità soggette alla regolamentazione europea.




4. In quali circostanze posso chiedere la cancellazione di una notizia dal web?



  • È possibile richiedere la cancellazione di una notizia se i contenuti sono obsoleti, imprecisi, non più rilevanti o diffamatori. Il diritto all’oblio può essere esercitato anche quando la pubblicazione viola il GDPR, oppure se i dati non sono trattati secondo i principi di correttezza e trasparenza.




5. Come posso richiedere la rimozione di un contenuto da un motore di ricerca come Google?



  • Google e altri motori di ricerca forniscono moduli dedicati per la richiesta di deindicizzazione. Nel modulo dovrai indicare i link, una motivazione dettagliata e le informazioni personali per confermare la tua identità. Google valuterà se rimuovere i contenuti, tenendo in considerazione l’interesse pubblico e la pertinenza dei dati.




6. Quanto tempo impiega Google per esaminare una richiesta di cancellazione?



  • Solitamente, Google risponde alle richieste entro alcune settimane. Tuttavia, la tempistica può variare a seconda della complessità del caso e del numero di richieste ricevute. Se Google rifiuta la richiesta, è possibile ricorrere al Garante della Privacy per un’ulteriore valutazione.




7. Cosa succede se il motore di ricerca rifiuta la mia richiesta?



  • In caso di rifiuto, puoi rivolgerti al Garante per la Protezione dei Dati Personali del tuo paese, il quale valuterà la legittimità della tua richiesta e potrà emettere un’ingiunzione per la rimozione del contenuto. Puoi anche fare appello a un tribunale per far valere i tuoi diritti.




8. Qual è il ruolo del Garante della Privacy nella cancellazione dei dati?



  • Il Garante per la Privacy è l’autorità incaricata di proteggere i diritti dei cittadini in materia di dati personali. È competente per risolvere controversie legate al diritto all’oblio e può ordinare la rimozione di contenuti qualora la richiesta sia giustificata, salvaguardando così la privacy dell’individuo.




9. Come posso presentare una richiesta di cancellazione al Garante della Privacy?



  • Per inoltrare una richiesta, visita il sito ufficiale del Garante, dove troverai un modulo specifico da compilare con i dettagli della tua richiesta. È necessario includere i link da rimuovere, i motivi della richiesta e le prove che giustificano la cancellazione.




10. È possibile cancellare notizie da tutti i siti web che le riportano?



  • Non sempre è possibile rimuovere notizie da tutti i siti web. In alcuni casi, è possibile ottenere solo la deindicizzazione dai motori di ricerca, che impedisce ai contenuti di apparire nei risultati. Se il sito si rifiuta di rimuovere il contenuto, puoi richiedere la deindicizzazione per limitarne la visibilità.




11. Qual è la differenza tra cancellazione e deindicizzazione?



  • La cancellazione implica la rimozione totale di un contenuto, mentre la deindicizzazione comporta la rimozione del link dai risultati di ricerca dei motori come Google. La deindicizzazione limita l’accesso pubblico ai contenuti ma non li elimina definitivamente dal sito che li ospita.




12. Il diritto all’oblio si applica anche ai social media?



  • Sì, il diritto all’oblio si applica ai social media. Puoi richiedere la rimozione di post, immagini o video che violano la tua privacy. Facebook, Instagram e altri social media offrono moduli per segnalare contenuti inappropriati o lesivi della reputazione.




13. Esistono limiti al diritto all’oblio?



  • Sì, il diritto all’oblio non è assoluto. In alcuni casi, le richieste possono essere respinte se la notizia è di rilevanza storica o pubblica, o se vi è un interesse superiore del pubblico all’informazione. Gli enti valutano l’importanza del contenuto rispetto alla privacy dell’individuo.




14. Quali documenti sono necessari per richiedere la cancellazione di una notizia?



  • Solitamente, è richiesta una prova di identità e una dichiarazione motivata che dimostri come i contenuti ledano la privacy o siano obsoleti. In alcuni casi, possono essere richiesti anche documenti legali che supportano la richiesta, come sentenze o certificati.




15. Cosa succede ai dati personali eliminati?



  • Una volta cancellati, i dati personali non sono più accessibili al pubblico. Tuttavia, alcuni siti potrebbero conservare una copia interna per scopi amministrativi o legali, ma tali dati non saranno visibili pubblicamente o indicizzati dai motori di ricerca.




16. È possibile ottenere la rimozione di una notizia diffamatoria?



  • Sì, in caso di diffamazione puoi richiedere la rimozione o la deindicizzazione del contenuto dal motore di ricerca. Le notizie diffamatorie violano la privacy e il diritto alla reputazione, quindi sono soggette a rimozione su richiesta. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una sentenza o una dichiarazione del tribunale.




17. Come posso monitorare la presenza dei miei dati online?



  • Esistono diversi strumenti per monitorare i tuoi dati, come Google Alerts, che ti avvisa quando il tuo nome appare online. Puoi anche utilizzare servizi di protezione della privacy che monitorano le tracce digitali e segnalano la presenza di informazioni sensibili sul web.




18. Posso richiedere la cancellazione di dati riguardanti condanne penali passate?



  • In alcuni casi, è possibile richiedere la deindicizzazione o la rimozione di dati relativi a condanne passate, specialmente se obsoleti o non più rilevanti. Tuttavia, il diritto all’oblio deve essere bilanciato con l’interesse pubblico, e la decisione finale spetta all’autorità giudiziaria o al Garante della Privacy.




19. È possibile proteggere i miei dati per evitare pubblicazioni non autorizzate?



  • Per proteggere i tuoi dati, limita la condivisione online, usa impostazioni di privacy avanzate sui social media, e considera l’uso di servizi di protezione della reputazione che ti aiutano a gestire e monitorare i dati. Mantieni anche sempre aggiornate le informazioni per una gestione consapevole della tua identità digitale.




20. Quali sono le prospettive future del diritto all’oblio?



  • Con la digitalizzazione crescente, si prevede che il diritto all’oblio evolverà per affrontare nuove sfide legate all’intelligenza artificiale e alla condivisione di dati sui social media. È probabile che le normative europee si adattino per garantire che il diritto alla privacy rimanga effettivo, assicurando un equilibrio tra il diritto all’informazione e la protezione dell’identità digitale.


Cancellare notizie dal web è una pratica che ha guadagnato sempre più rilevanza negli ultimi anni, specialmente in contesti in cui le informazioni presenti online possono danneggiare la reputazione o la vita privata degli individui. Grazie alle normative europee, tra cui il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e la sentenza storica del diritto all’oblio sancita dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, i cittadini europei possono richiedere la rimozione di notizie o contenuti obsoleti o irrilevanti che ledono la loro privacy.


1. Il Contesto Normativo in Europa: il GDPR e il Diritto all’Oblio


Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), entrato in vigore nel 2018, ha introdotto il diritto all’oblio tra le sue principali disposizioni. Questo diritto consente ai cittadini di richiedere la rimozione di dati personali dal web quando questi risultano non più pertinenti o aggiornati rispetto al contesto in cui erano stati originariamente pubblicati. Tuttavia, l’esercizio del diritto all’oblio non è sempre garantito: deve infatti bilanciarsi con altri diritti fondamentali, come la libertà di stampa e il diritto all’informazione.


2. La Sentenza Google Spain e il Caso Carabila


Una delle sentenze più influenti in questo ambito è quella di Google Spain del 2014, in cui la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha riconosciuto che gli utenti possono chiedere la rimozione dei loro dati dai motori di ricerca. Questa decisione è stata alla base di molti casi successivi, come quello che ha coinvolto il noto caso Carabila, che ha evidenziato come un cittadino possa far valere il proprio diritto all’oblio anche per fatti di cronaca datati, qualora questi non siano più rilevanti e possano danneggiare la sua vita attuale.

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