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Nel contesto normativo attuale, il database di World-Check si configura come un archivio di schedatura digitale con forti implicazioni sulla tutela giuridica e sui diritti individuali. Utilizzato per screening, due diligence e risk assessment, questo strumento solleva questioni di compliance normativa, responsabilità legale e diritto alla difesa. L’assenza di trasparenza procedurale e la difficoltà nella rettifica dei dati generano una violazione della diligenza dovuta e del principio di proporzionalità giuridica.
Quadro Legale e Implicazioni Normative
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) garantisce il diritto all’oblio, l’autodeterminazione informativa e la rettifica delle informazioni personali. Tuttavia, la raccolta massiva di dati in World-Check avviene spesso senza un fondamento giuridico solido, contravvenendo ai principi di necessità giuridica e minimizzazione dei dati.
Le violazioni più rilevanti includono:
Mancanza di consenso esplicito dell’interessato.
Assenza di una base giuridica conforme all’art. 6 GDPR.
Conservazione sproporzionata e priva di un legittimo interesse giuridico.
Discriminazione indiretta basata su dati errati o obsoleti.
Tutela Giuridica e Rimedi Legali
Le persone inserite senza giustificazione nelle liste sanzioni o nella blacklist finanziaria possono intraprendere azioni legali basate su:
Istanza di accesso ai dati (art. 15 GDPR), per ottenere una copia delle informazioni trattate.
Richiesta di rettifica o cancellazione dati (art. 16 e 17 GDPR).
Opposizione al trattamento (art. 21 GDPR), per motivi legati alla protezione della reputazione aziendale e dell’identità digitale.
Ricorso giurisdizionale dinanzi all’autorità di regolamentazione o ai tribunali competenti.
Profili di Illiceità e Responsabilità Civile
L’inserimento arbitrario in banche dati segrete può determinare danno reputazionale, pregiudizio economico e perdita di opportunità finanziarie. Secondo il Codice Civile, l’ingiusta schedatura può integrare un illecito civile, dando diritto a:
Risarcimento per danno patrimoniale (art. 2043 c.c.).
Tutela risarcitoria per danno non patrimoniale (art. 2059 c.c.).
Domanda cautelare urgente per la sospensione del trattamento illecito dei dati.
Conclusione
Il principio di legalità e la protezione dell’identità personale impongono un riequilibrio tra sicurezza e tutela giuridica. La gestione della web reputation deve rispettare la legge sulla privacy, garantendo ai soggetti coinvolti strumenti efficaci di difesa legale contro le schedature arbitrarie di World-Check.