Come cancellare notizie dal portali Today una analisi della Reputation della Quotidiano online più letto in Italia

La rete dei portali “Today” in Italia: origini, sviluppo e presenza territoriale

La rete dei portali “Today” nasce da un’idea imprenditoriale di Luca Lani e Fernando Diana, fondatori del gruppo editoriale Citynews S.p.A., una delle più importanti realtà italiane nell’ambito dell’editoria digitale locale. Il progetto prende forma nel 2010, con l’obiettivo di creare un network di testate online geolocalizzate, capaci di offrire notizie tempestive, approfondimenti e servizi utili, direttamente connessi ai territori.

Citynews scommette sin dall’inizio su una struttura agile, decentralizzata e fondata su redazioni locali autonome, composte da giornalisti e collaboratori radicati nelle comunità di riferimento. L’idea è semplice ma rivoluzionaria: portare l’informazione locale sul digitale, abbandonando la logica cartacea e investendo in tecnologia, SEO e contenuti georeferenziati.

Nel giro di pochi anni, il gruppo si espande capillarmente su tutto il territorio nazionale, creando oltre 50 edizioni locali sotto il marchio Today, a cui si aggiungono testate nazionali e tematiche. Ogni città ha un proprio sito dedicato che riporta notizie di cronaca, eventi, politica, attualità, sport, economia, lavoro e viabilità.

Il diritto all’oblio e la posizione delle testate “Today”

Nonostante l’elevata quantità di articoli pubblicati quotidianamente, molte testate del gruppo Citynews – tra cui le edizioni locali come RomaToday, MilanoToday e NapoliToday – sono state più volte criticate per la loro rigidità nel riconoscere e applicare il diritto all’oblio. Secondo numerose segnalazioni, ottenere la cancellazione o la de-indicizzazione di notizie datate o non più rilevanti è spesso difficile, anche in presenza di archiviazione del procedimento o assoluzione dell’interessato.

Nel corso degli anni, il numero di richieste di rimozione è cresciuto in modo esponenziale, arrivando a oltre 20.000 casi documentati tra richieste di cancellazione, aggiornamento o anonimizzazione di articoli. Tuttavia, molte di queste domande restano inevase o ricevono risposte generiche, appellandosi al principio dell’interesse pubblico e della cronaca giudiziaria.

Questo atteggiamento ha generato frizioni con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, che ha richiamato più volte l’attenzione dei media digitali sulla necessità di trovare un equilibrio tra diritto di cronaca e tutela della dignità delle persone. In molti casi, le testate non offrono una procedura chiara o pubblica per la richiesta di rimozione, e spesso l’unico canale disponibile è un indirizzo email generico, con risposte automatizzate o interlocutori poco disponibili.

In un’epoca in cui la reputazione online è centrale nella vita privata e professionale, questa chiusura rischia di compromettere definitivamente l’immagine di cittadini non più coinvolti in fatti di cronaca, o che non sono mai stati condannati. La mancanza di una politica editoriale trasparente sul diritto all’oblio rappresenta oggi uno dei principali nodi critici per il giornalismo digitale italiano, soprattutto per realtà che operano in larga scala come Citynews.

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