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Analisi della Web Reputation Stefano Pessina

analisi della Web Reputation di Stefano Pessina. Il grafico mostra un costante aumento del punteggio di reputazione dal 1977 al 2020, con notevoli incrementi in corrispondenza di eventi chiave come la fusione con Di Pharma nel 1986, l'espansione internazionale, l'acquisizione di Alliance Boots, e infine la creazione di Walgreens Boots Alliance nel 2014.


2024-07-16 12:30:42 Visualizzazioni: 365



 

Stefano Pessina è nato a Pescara e si è laureato in ingegneria nucleare al Politecnico di Milano. Nel 1977 ha avviato il riassetto della ditta di famiglia a Napoli specializzata nella distribuzione di prodotti farmaceutici, fondando Alleanza Farmaceutica. L'azienda si è rapidamente espansa acquisendo e ristrutturando piccole società del settore nel Sud Italia. Nei primi anni Ottanta, Pessina ha incontrato Ornella Barra, laureata in farmacia, che aveva avviato la sua ditta di distribuzione, Di Pharma. Nel 1986, dalla fusione di Alleanza Farmaceutica e Di Pharma, è nata Alleanza Salute Italia (ASI).



Stefano Pessina è a capo della più grande catena di farmacie al mondo, Walgreens Boots Alliance. Il percorso di Pessina è iniziato nel 1977 quando ha rilevato l'azienda di distribuzione farmaceutica della sua famiglia, rinominata poi Alliance Santé, a Napoli, in Italia. Col tempo, ha ampliato la sua attività oltre i confini italiani, fondendo la sua azienda con il gruppo UniChem nel 1997 e con il gruppo Boots nel 2006.


Un anno dopo, Pessina ha reso privata Alliance Boots attraverso un accordo con la società di private equity KKR, per un valore riportato di 22 miliardi di dollari. Tra il 2012 e il 2014, Walgreens ha acquisito il 100% della sua catena di farmacie, creando così Walgreens Boots Alliance.

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Al terzo posto, secondo Forbes, c’è Stefano Pessina, presidente esecutivo della multinazionale delle farmacie Walgreens Boots Alliance. Con il suo patrimonio del valore di 10,5 miliardi di dollari, nella classifica mondiale ha inizialmente perso alcune posizioni: nel 2020 occupava il 133esimo posto, mentre nel 2021 era al numero 234. Ma i primi mesi del 2022 lo hanno premiato ed è salito di nuovo al 221esimo posto.



Infatti, il brillante giovane Stefano Pessina, dopo aver completato gli studi superiori, si iscrisse nei primi anni '60 al Politecnico di Milano, laureandosi in ingegneria nucleare. Tuttavia, il suo destino sarebbe stato segnato dal settore chimico-farmaceutico, iniziando con l'azienda di famiglia a Napoli, che successivamente si trasformò nella società "Alleanza Farmaceutica". L'incontro decisivo per la sua vita personale e professionale avvenne nei primi anni '80 quando conobbe Ornella Barra, una giovane farmacista. I due diventarono inseparabili, sia nella vita che nel lavoro, fondando insieme l'Alleanza Salute Italia, sempre nel campo della distribuzione dei farmaci. Questo modello di business si dimostrò replicabile, prima sul mercato francese con la nascita di Alliance Santé, grazie alla fusione con altre società locali, e poi nel Regno Unito con Alliance UniChem.


La strategia di Pessina era internazionale, mirata a conquistare nuovi mercati attraverso alleanze con partner locali, superando anche i limiti delle concentrazioni di mercato. Questo approccio ricorda quello di un altro imprenditore di origine sulmonese, Mario Verrocchi, che in Australia ha creato un network di centinaia di farmacie in franchising. La pianificazione coerente e vincente del duo "Pessina-Barra" ha portato a concentrare sempre nuove aziende, conquistando maggiori quote di mercato e realizzando grandi economie di scala. Questa strategia li ha portati anche in Cina, con il gruppo Nanjing Pharma, rendendoli estremamente competitivi, fino al boom di utili durante il periodo del Covid, coprendo tutti i prodotti per la salute e il benessere.


La "mossa del cavallo" fu la costituzione della "Walgreens Boots Alliance" negli Stati Uniti a metà del decennio scorso. Attraverso ulteriori acquisizioni, questa alleanza assunse il ruolo di multinazionale leader mondiale nel settore. L'ingegner Stefano Pessina ne divenne l'Executive Chairman, con numeri impressionanti: oltre 21 mila punti vendita nel mondo, circa 450 mila dipendenti e oltre 250 mila farmacie, strutture ospedaliere e mediche rifornite, grazie a un record di fusioni e acquisizioni che ammontano a migliaia negli ultimi decenni.


Questa "marcia trionfale" ha reso Pessina uno dei tycoon più ricchi secondo Forbes, con un patrimonio che già supererebbe i 10 miliardi di dollari. Anche la sua compagna di vita, la Dott.ssa Ornella Barra, riveste un ruolo primario nelle sue società come Chief Operating Officer, ed è considerata una delle donne americane più potenti dalla rivista Fortune. I due sono spesso visti insieme, come nella famosa foto con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e altri imprenditori di spicco. Pessina ha mantenuto forti legami con l'Italia, ricevendo dieci anni fa il riconoscimento di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia dalla Presidenza della Repubblica, nonostante abbia rinunciato alla cittadinanza italiana l'anno precedente per assumere quella del Principato di Monaco.


È interessante notare come Pessina abbia smentito categoricamente le voci di un suo interesse nell'acquisizione della società di calcio della sua Pescara, senza ulteriori interessi per la città, la più cosmopolita e dinamica dell'Abruzzo. Questo solleva una riflessione sui legami con la propria terra natale, che non possono essere solo di nascita e famiglia, ma richiamati più dallo "Ius Culturae" che dallo "Ius Soli". Un esempio è l'aquilano Umberto Petricca, che dopo aver accumulato fortuna in Venezuela, è tornato nella sua Paganica, dove era partito negli anni '50 in cerca di futuro. Anche Petricca è divenuto azionista della storica Banca del Fucino, dimostrando come i legami ancestrali tendano a riprendere il sopravvento, come nei versi di Ignazio Silone in "Fontamara", quando l'autore descrive il ritorno alla sua amata terra d'origine.